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HTM-HYBRID TOWER MESTRE

DETTAGLI PROGETTO

CITTÀ: Mestre
TITOLO: recupero ex deposito ACTV di Mestre
PROPRIETÀ: CE.R.V.E.T
PROGGETTISTA:
Studio Albanese
ALTEZZA TORRE: 75 metri
IMPORTO LAVORI: € ?

HTM-HYBRID TOWER MESTRE

Il progetto di riconversione dell’ex deposito dei mezzi pubblici ACTV a Mestre si colloca nel vertice urbano tra Corso del Popolo e via Torino, in una posizione straordinariamente favorevole dal punto di vista dell’accessibilità, della vicinanza a Venezia e della relazione con la laguna.
Questa parte ha vissuto negli ultimi anni una metamorfosi molto rapida, evolvendo da area industriale e semi-abbandonata in nuovo polo direzionale, turistico e residenziale, candidandosi a futura City di Mestre.
Mestre cresce e si sviluppa sulla base di spinte scoordinate, di esigenze specifiche, di speculazioni anarchiche, di scelte giuste che si sovrappongono a scelte sbagliate. Per queste ragioni è una città eccezionale, perché si pone al di là delle norme più tipiche dell’urbanistica nazionale.
L’episodicità è la sua caratteristica, il suo genius loci.
Il nuovo progetto per l’AREA EX ACTV diventa un nuovo episodio all’interno della città episodica. Ma un episodio che si inserisce nel contesto con una logica coerente e con una grande onestà.

Il piano sviluppato dopo un’attenta ricerca di mercato condotta dallo studio Makno di Mario Abis, possiede tutte le caratteristiche per essere un’area integrata con la città, data la vicinanza con il centro, ma anche indipendente grazie a servizi, uffici e residenze presenti nell’area.

Il progetto prevede una torre dell’altezza di 75 m e di 20 livelli, innestata sulla piastra commerciale, chiusa verso la stazione, ma che guarda verso la Laguna e le Prealpi.
HTM, Hibryd Tower Mestre, rappresenta un enorme salto di qualità dal punto di vista dell’architettura e della responsabilità sociale ed ambientale, ciò non solo perché è visibilmente ridotto l’impatto visivo e razionalizzato l’uso dello spazio, ma soprattutto perché la progettazione cerca di dialogare e di migliorare la qualità e i temi offerti dallo spazio circostante, senza rinnegarli.

Perciò si è rifiutato di innestare forme di compensazione artificiale, come improbabili manti erbosi che non verranno mai curati o boulevard alberati che non avrebbero avuto né ragione né senso perché completamente estranei alla tradizione urbana di Mestre.
Le scelte che stanno alla base del progetto dell’AREA EX ACTV non fanno altro che rispettare e rielaborare criticamente la natura della città, il suo genius loci, che è quello della città policentrica (senza centro, o con più centri) e liquida, cioè di un modello atipico rispetto alla tradizione, ma sicuramente più attuale.

Il progetto di recupero prevede, inoltre, la realizzazione di un ipermercato Despar, un parcheggio di 450 posti auto e la costruzione di 50 appartamenti in social housing dalla superficie permeabile di 3000mq.